Perchè dire basta alla rappresentazione dei capitelli
- Luca Brizi
- 8 ago
- Tempo di lettura: 1 min
Capitelli, eh? Quelli scolpiti con foglie d’acanto, volute ioniche o teste leonine… sono stati protagonisti per secoli, ma capisco perfettamente il desiderio di voltare pagina. L’architettura e l’arte visiva hanno bisogno di rinnovarsi, di liberarsi da certi cliché accademici. Ecco qualche spunto su come superare la rappresentazione dei capitelli:
🏛️ Perché dire basta ai capitelli
Sovraesposizione: Sono stati riprodotti all’infinito in studi di disegno, corsi di storia dell’arte e manuali di architettura.
Simbolo di un’estetica passata: Rappresentano un’idea di bellezza classica che non sempre dialoga con il presente.
Limitano la creatività: Spesso sono esercizi tecnici, più che espressioni artistiche personali.
🎨 Alternative creative alla rappresentazione dei capitelli
Architettura decostruita: Rappresenta frammenti, rovine, strutture astratte che evocano lo spazio senza riprodurlo fedelmente.
Motivi organici e biomorfici: Sostituisci le volute e le scanalature con forme ispirate alla natura contemporanea: alghe, funghi, coralli.
Architettura immaginaria: Inventa edifici impossibili, colonne fluttuanti, strutture che sfidano la gravità.
Materiali alternativi: Disegna capitelli fatti di tessuto, vetro liquido, pixel, fumo… qualcosa che rompa con la pietra scolpita.
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