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Ho scelto questa professione perché credo che l’architettura sia, prima di tutto, un modo per prendersi cura delle persone e dei luoghi. Ogni progetto è per me un dialogo — tra spazio e luce, tra funzionalità ed emozione, tra ciò che c’è e ciò che può nascere.

Non mi considero un “maestro”, ma piuttosto un continuo apprendista: da ogni cantiere, da ogni cliente, da ogni errore imparo qualcosa di nuovo.

Credo nel valore del lavoro condiviso, nel rispetto delle idee altrui e nella bellezza che si costruisce insieme, passo dopo passo.

Questo sito raccoglie il mio percorso, con semplicità e sincerità, nella speranza che possa raccontare più di quanto le parole riescano a dire.

Questi Sito è uno studio creativo che unisce architettura, design e servizi multimediali per dare forma a spazi, idee e visioni. Crediamo nell’intersezione tra estetica, funzionalità e comunicazione visiva per creare progetti che parlano al futuro.

Il nostro approccio

Lavoriamo con un metodo interdisciplinare, fondendo competenze tecniche e artistiche. Progettiamo spazi architettonici su misura — residenziali, commerciali e pubblici — e li raccontiamo attraverso immagini, video, render 3D, e contenuti digitali d’impatto.

Siamo convinti che ogni progetto meriti non solo di essere costruito, ma anche comunicato nel modo giusto.

Cosa facciamo

  • Progettazione architettonica e urbanistica

  • Interior design e allestimenti

  • Rendering fotorealistici, animazioni e walkthrough 3D

  • Produzione video e fotografia per l’architettura

  • Sviluppo di contenuti digitali per studi, imprese e professionisti

La nostra visione

Innovazione, cura del dettaglio e narrazione visiva sono al centro del nostro lavoro. Che si tratti di uno spazio abitativo, un progetto culturale o una presentazione aziendale, il nostro obiettivo è trasformare idee complesse in esperienze visive coinvolgenti e coerenti.

RENDERING IN TEMPO REALE

 

Ridefinire il flusso di lavoro di narrazione visiva con il rendering in tempo reale.

Importa modelli e goditi un senso istantaneo della realtà durante tutto il processo di creazione. I trucchi di rendering obsoleti sono ora sostituiti dal buon senso. Una curva di apprendimento delicata e una portata senza sforzo per le risorse, con twinmotion, non è mai stato così facile.

BLENDER - UE -TWINMOTION

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Semplice

Dimentica di lottare con quei software mostruosi e gonfi con flussi di lavoro dolorosamente contorti - 3DS è tanto semplice quanto potente. Un assaggio di SEMPLICITA'. Rendering con un flusso di lavoro semplificato creato per aiutarti a visualizzare con facilità. Attraverso una curva di apprendimento delicata, sviluppa le tue abilità in modo progressivo e intuitivo con il controllo dell'illuminazione, dei materiali e delle prospettive. Lavora per padroneggiare i PLUGIN che meglio si adattano al tuo settore specifico.

LUCA CARREY

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LUCA DOG

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GROUCHO MARX

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La polemica sui capelli: la cornice, il quadro e l’ossessione per l’apparenza

 

C’è sempre una polemica nuova, ma quando tocca i capelli diventa esplosiva.
Taglio troppo corto? Scandalo. Capelli lunghi? Trascurato. Tinti? Vanitoso. Naturali? Disordinato.
In un mondo che cambia a velocità digitale, i capelli restano il terreno di battaglia preferito per giudicare chi sei — o meglio, chi sembri.

Eppure i capelli sono solo cornice, non quadro.
Una cornice può essere d’oro, di ferro o di legno grezzo: se il quadro è forte, resta forte. Se è vuoto, anche la cornice più sfarzosa non lo salverà.
Eppure ci ostiniamo a discutere di cornici, forse perché ci spaventano i quadri veri — quelli che mostrano troppo.

Come architetto, lo vedo ogni giorno: la forma è importante, ma non è mai tutto.
Puoi avere la facciata più lucida del mondo, ma se dietro non c’è un’anima, prima o poi il tempo la scrosta.
E forse vale anche per le persone: non c’è taglio, colore o piega che possa mascherare ciò che si è davvero.

La polemica sui capelli, in fondo, è solo il sintomo di una malattia estetica più profonda:
abbiamo scambiato l’essere per il sembrare, l’autenticità per la performance, la materia per la superficie.
E così discutiamo di lunghezze e tinte come se da lì dipendesse il destino del pensiero.

Ma la verità è semplice — quasi banale:

I capelli non fanno la testa.
E una cornice, per quanto perfetta, non cambia il valore del quadro.

Forse dovremmo imparare a guardare oltre la cornice — che si tratti di un volto, di un edificio o di un’idea.
Perché la bellezza, quella vera, non si pettina. Si riconosce.

Non basta un taglio alla Bob Marley

Posso portare i capelli come Bob Marley, ma non per questo canto Don’t worry, be happy o passo le giornate a fumare erba sognando la Giamaica.
Magari ascolto Bach, progetto spazi silenziosi e mi emoziono davanti a un muro che prende luce al tramonto.

Ma la gente, si sa, ha fretta di incasellare.
Vede un taglio, un colore, uno stile — e subito decide chi sei.
Un’etichetta pronta all’uso, così può sentirsi tranquilla: tutto in ordine, tutto classificato.

Solo che dentro non funziona così.
Dentro ci sono maree, architetture invisibili, stanze che cambiano forma.
C’è un pensiero che cerca equilibrio tra materia e spirito, tra spazio e senso.
C’è un’anima che non vuole “somigliare”, ma esistere.

La verità è che l’apparenza è comoda, ma è una scorciatoia.
E chi vive di scorciatoie rischia di non arrivare mai in profondità.

Io potrei assomigliare a qualcuno, sì — ma solo in superficie.
Perché ciò che sono non si pettina, non si imita, non si indossa.
È un progetto in continua costruzione, come un edificio che non smette di respirare.

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