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🎧 Contro la musica che ci addormenta

  • Immagine del redattore: Luca Brizi
    Luca Brizi
  • 20 set
  • Tempo di lettura: 2 min

🎧 Contro la musica che ci addormenta


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In questo periodo storico, ci troviamo immersi in un mare di canzoni tutte uguali, ripetute fino allo sfinimento.Pino Daniele, Giorgia, Emma... sempre le stesse voci, gli stessi testi, gli stessi giri armonici — da decenni.

E la gente continua ad ascoltarle, a cantarle, come se il tempo si fosse fermato.Una nostalgia che non consola, ma immobilizza.Un rito collettivo che non unisce, ma anestetizza.

È solo musica, certo. Ma anche la musica può essere una forma di pigrizia culturale.

È come se una parte della società vivesse in un tempo sospeso, dove tutto si ripete, si ricicla, si sterilizza.Le coscienze si addormentano a forza di melodie familiari, e intanto i problemi veri — quelli sociali, politici, umani — restano fuori dallo spazio sonoro.La musica dovrebbe essere voce del presente, invece è diventata rumore di fondo per evitare di pensare.

E chi canta?Spesso porta avanti un carrozzone milionario. Un’industria che lucra su emozioni standardizzate.

"Finché la barca va", si dice.Ma forse è proprio ora di smettere di lasciarla andare.

🔥 Serve una nuova musica. Una musica che disturbi, che faccia pensare, che svegli.

Ecco perché ho costruito una piccola "scatola nera" musicale:una raccolta di artisti e canzoni che non si piegano al sonno culturale, che parlano del presente, del disagio, del cambiamento.

Non sono canzoni da festival. Non le troverai nelle pubblicità delle auto.Ma ti restano addosso, come domande che non si dissolvono.

Se ti interessa scoprire voci fuori dal coro — italiane e internazionali — chiedi pure.La scatola nera è aperta.

🖤La musica può cullare o può scuotere.Sta a noi scegliere cosa ascoltare.



interpretazione immagine:

A charismatic singer standing on a stage at the edge of a cliff, passionately singing into a microphone. Behind them, a crowd of zombie-like followers marches in unison toward the cliff's edge, mesmerized and expressionless, blindly following the singer. The scene is dark and dramatic, with a stormy sky, broken spotlights, and a desolate landscape. The cliff drops into an abyss, symbolizing the fall into oblivion or loss of identity. The singer appears human and intense, with theatrical clothing, while the followers are pale, decaying, and indistinguishable from one another. The atmosphere is surreal and symbolic, like a dystopian allegory of fame, manipulation, and blind following.

 
 
 

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